Dott.ssa Ilaria Raineri

Psicoeducazione

Colloqui mirati ad una corretta informazione e consapevolezza sulla propria salute psicofisica.

diminuire il malessere, responsabilità, disagioincontri psicoeducativi, lezioni precedenti, smentire pregiudizi

Informare ed incrementare la consapevolezza della persona riguardo al proprio disagio o disturbo. La psicoeducazione, consigliata dall’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in quanto buona pratica medica, è una tecnica che sviluppa un processo di corretta informazione sul disturbo diagnosticato (natura, caratteristiche ed andamento, prognosi, gestione e trattamento) al paziente 

Informare ed incrementare la consapevolezza della persona riguardo al proprio disagio o disturbo. La psicoeducazione, consigliata dall’OMS, in quanto buona pratica medica, è una tecnica volta ad un processo di corretta informazione del paziente,sul disturbo diagnosticato. 
Questa branca, si occupa inoltre di favorire l’accettazione, la comprensione ed il riconoscimento delle manifestazioni sintomatologiche del soggetto da parte delle sue persone di riferimento.

A cosa serve la psicoeducazione?

L’obiettivo è rendere la persona positivamente responsabile della propria salute, intraprendendo un percorso di collaborazione con lo psicologo e con le altre figure implicate nel trattamento.
Si tratta di una forma educativa, volta a dare accesso a  persone che soffrono di un determinato disturbo ed ai loro familiari, alle più corrette e funzionali informazioni sulla natura le la gestione di tale condizione.

 L’obiettivo è la risposta all’esigenza di chi soffre, che desidera sapere di più sul proprio disturbo, su come gestirlo, come conviverci e come diminuire il malessere.

Questa necessità si scontra inevitabilmente con la carenza di informazioni data dai medici o, al contrario, con l’eccesso di notizie fuorvianti fornite dai mezzi di comunicazione odierni,che generano confusione ed angoscia.

Modalità non funzionali di gestione del proprio disturbo, alimentate da luoghi comuni e  consigli non professionali , peggiorano la sofferenza creando circoli viziosi di pratiche inadeguate ed errate convinzioni.
La conseguenza è un problema che si amplifica anziché diminuire. 

La psicoeducazione è quindi un importante strumento per chiunque soffra di un disturbo psicologico o neurologico, ma anche per chi affetto da patologie fisicheacute e croniche, o che hanno subito eventi di vita stressanti e dolorosi, come traumi lutti

L’obiettivo è aumentare la conoscenza e consapevolezza del proprio problema:

  • Conoscere a fondo il disturbo di cui si soffre, togliendo eventuali dubbi sulla diagnosi per ottenere una maggiore consapevolezza.
  • Smentire pregiudizi e luoghi comuni sulla propria patologia.
  • Normalizzare il malessere, rassicurando la persona sulla propria condizione: non è la sola a soffrirne e non è la sola a lottare.
  • Aumentare la capacità di gestione del disturbo, informando sull’uso e sugli effetti collaterali dei farmaci, apprendendo tecniche specifiche, imparando a gestire le crisi e prevenire eventuali ricadute.

Gli incontri di psicoeducazione possono essere individuali ma anche di gruppo, in genere formati da 6 a 8 persone che soffrono dello stesso disturbo.