Dott.ssa Ilaria Raineri
Emergenza Covid19
La pandemia causata dal Coronavirus e l’impatto che ha avuto nella nostra quotidianità.

La pandemia causata dal Coronavirus e l’impatto che ha avuto nella nostra quotidianità.
La diffusione del virus SARS-CoV-2 ha cambiato le vite di tutti noi indipendentemente dall’età o dalla professione. Mascherine, soluzioni alcoliche per la disinfezione delle mani, distanziamenti sociali, coprifuoco, impossibilità di abbandonare il domicilio. Queste sono solo alcune fra le realtà, prima sconosciute a molti, diventate l’improvvisa quotidianità di ognuno di noi. Le naturali conseguenze emotive e psicologiche dell’emergenza possono rischiare di appesantire o aggravare la situazione.
Il mio studio rimane aperto in linea con le disposizioni del Governo, che prevedono la continuazione delle attività sanitarie in libera professione, e delle indicazioni dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.
ll Decreto 11 marzo sull’emergenza non cambia nulla per quanto riguarda le attività effettuate da professionisti sanitari – ivi inclusi gli Psicologi – e sullo spostamento di persone. Le attività professionali rimangono in essere – con l’adozione delle precauzioni del caso – e così gli spostamenti delle persone per motivi di lavoro e di salute. L’Ordine ha tuttavia già consigliato ai professionisti di passare alla modalità di intervento a distanza quando applicabile e possibile, contemperando le esigenze dell’utenza, valutate caso per caso (es. situazione specifica, distanza dallo studio, tipo di trattamento, ecc.), con l’esigenza generale di protezione collettiva. Relativamente agli interventi a distanza, si rimanda, per quanto applicabili nel contesto emergenziale alle Linee Guida 2017 (vedi in particolare cap.6). Per quanto riguarda l’accettazione esplicita della modalità di prestazione a distanza da parte del paziente, sarà sufficiente che lo stesso accetti, possibilmente per iscritto o tramite email o altra modalità telematica (es messaggistica) riconducibile alla persona, di volersi sottoporre al trattamento con modalità a distanza accettando la tecnologia che si concorderà di utilizzare. Per quanto riguarda i nuovi trattamenti, si consiglia di inserire nella modulistica di consenso informato normalmente utilizzata per i trattamenti in presenza, una esplicita accettazione dell’eventuale trattamento a distanza con la tecnologia che sarà proposta. Anche in questo caso la modulistica può essere scambiata mediante gli strumenti tecnologici del caso. In questa situazione di emergenza i professionisti non sono tenuti a notificare all’Ordine l’eventuale adozione degli interventi a distanza. Fonte: Salute.gov.it
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_4.jsp?lingua=italiano&area=professioni-sanitarie
www.psy.it
Si predilige l’attività psicologica svolta tramite telefono, Skype, Zoom e Teams. Se la persona si reca fisicamente nello studio, vengono applicate le norme igienico sanitarie indicate dal Ministero della Salute.
Il mio lavoro in libera professione mi permette di ricevere clienti non solo nel mio studio ma anche utilizzando strumenti di comunicazione digitale come Skype, Zoom e Teams, per scongiurare quanto possibile la diffusione del virus Covid-19. Una volta ricevuto un primo contatto telefonico oppure via mail, si procede con la piattaforma digitale prediletta dall’utente.
Ritengo i colloqui dal vivo una base imprescindibile per lo sviluppo di una corretta alleanza terapeutica e di un rapporto genuino fra psicologo e utente, ma credo fermamente che la tutela della salute abbia la precedenza: la sicurezza di chiunque si rivolga a me è la mia priorità e sono disposta a scendere a compromessi pur di scongiurare ogni rischio, con l’augurio di poter recuperare quanto accantonato al rientro dell’emergenza.
In linea con le disposizioni sanitarie vigenti, il mio studio viene quotidianamente arieggiato, il mobilio disinfettato dopo ogni utenza ed è offerta una soluzione alcolica per disinfettare le mani. Qualsiasi colloquio in presenza rende inoltre obbligatorio l’utilizzo di mascherina sia per me sia per il cliente; tale procedura può essere un impedimento all’instaurarsi di una relazione funzionale. Ho quindi deciso di prediligere gli incontri telematici, sacrificando a volte la vicinanza umana in favore di una comunicazione limpida, spontanea e priva di “intralci”.
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